Il Teatro Nuovo di Pisa riapre i battenti per la stagione 2024-2025 con una interessante anteprima in musica per tutti gli amanti della world music. il 25, 28 e 29 settembre tre concerti di qualità che compongono una rassegna di musica mediterranea il Sud Festival che il Teatro Nuovo ha imbastito accreditandosi presso il Nuovo Imaie, la più importante connessione nazionale fra artisti, autori ed esecutori che si occupa dei diritti connessi al loro lavoro, e scegliendo tre proposte musicali che si sono distinte negli ultimi tempi per la produzione di album e di spettacoli di particolare rilievo innovativo.
La tribalità elettronica di Hysterrae
Mercoledì 25 settembre, ad aprire Sud Festival, sarà Hysterrae, un gruppo composto da tre donne provenienti da culture etniche e musicali differenti, artiste di spicco della World Music italiana, più una polistrumentista iraniana e un producer di musica elettronica. Si tratta di Cinzia Marzo (voce, flauti), cantante e fondatrice di Officina Zoè, gruppo emblema della rinascita della pizzica salentina, Irene Lungo (voce) cantante di Opa Cupa e Girodibanda, e precedentemente con Edoardo Bennato & Taranta Power, Silvia Gallone (voce, tamburi a cornice, percussioni, scacciapensieri): cantante e polistrumentista in Officina Zoè e precedentemente con Ambrogio Sparagna e Orchestra Popolare Notte della Taranta e Shadi Fathi (tar, setar, daf), una delle più importanti musiciste di musica classica e tradizionale iraniana, Emanuele Flandoli, producer, sound engineer, con credits con Caparezza, Clementino e molti altri. Dall’Iran alla Campania, dalla Valle d’Itria al Salento, e poi oltre. Attraverso un processo di astrazione dagli elementi originari delle rispettive tradizioni, Hysterrae crea un viaggio ipnotico in cui voci, percussioni, melodie e circolarità che riportano gli ascoltatori a un rituale, radicato sia in tempi antichi che nella tribalità elettronica del sound contemporaneo.
Yarákä e la musica multietnica
Sabato 28 settembre tocca a Yarákä. Un progetto musicale nato nel 2015, attento ad esaltare la componente multietnica, in particolare quella comune matrice ritmica proveniente dall’Africa, che funge da catalizzatore e permette di sperimentare contaminazioni audaci con le sonorità Mediterranee e del Sud Italia. L’ensemble è formato da Gianni Sciambarruto, Virginia Pavone e Simone Carrino, tre musicisti tarantini che ricercano per esprimere una identità personale, per riscoprire le tradizioni con un’apertura verso la modernità e la contaminazione tra culture. L’obiettivo della ricerca degli Yarákä è infatti quello di sublimare in musica il concetto di ritualità che caratterizza le pratiche legate alle tradizioni popolari, esplorando l’ancestrale rapporto uomo-natura.
Il ritmo della voce dei Mesudì
Infine, domenica 29 settembre ecco Mesudì un gruppo nato quattro anni fa e che di recente ha pubblicato l’album di esordio “Nodi” per la Moonlight Records (distribuzione Ird). Voci e percussioni rappresentano la cifra stilistica della band (Elisa Surace: voce, Francesca: Flotta: voce, Claudia Ugenti: voce e Simone Pulvano: percussioni e voce), che si affida ad essi scandagliandone le molteplici possibilità espressive e di arrangiamento: la voce racconta, suona, si trasforma in ritmo, i tamburi diventano all’occorrenza tracce melodiche a sostegno del canto. In questo modo i brani si presentano ognuno con una forte identità sfiorando e facendosi influenzare da più generi e forme musicali.
Tutti i concerti iniziano alle ore 21, costo biglietto 7 euro. Presso la biglietteria del Teatro è anche possibile aquistare l’abbonamento per tutti e tre i concerti al costo di 15 euro.
Per info e costi: biglietteria.teatronuovopisa@gmail.com
Ricordiamo che per partecipare agli eventi del Teatro Nuovo è richiesta la tessera annuale di Binario Vivo APS, al costo di €3,00. E’ possibile tesserarsi anche online utilizzando questo link