MESUDI’ presentano NODI, l’album d’esordio

Un concerto per la rassegna Sud Festival

Mesudi’:
Elisa Surace: voce
Francesca: Flotta: voce
Claudia Ugenti: voce
Simone Pulvano: percussioni, voce

Ospiti:
Nando Citarella: voce, marranzani
Alessandro D’Alessandro: organetto
Alessandra Di Magno: voce
Mauro Gavini: contrabbasso
Domenico Provenzano: voce
Iacopo Schiavo: chitarre

Supervisione artistica e di produzione: Alessandro D’Alessandro

 

A quattro anni dalla nascita del gruppo, esce per la Moonlight Records (distribuzione Ird), il disco di esordio di Mesudì, “Nodi”. Nove tracce che si presentano come “nodi” di un’unica maglia, nove racconti accomunati dalla ricerca sull’uso della parola, del suono e dei timbri percussivi. Voci e percussioni rappresentano infatti la cifra stilistica della band (Elisa Surace: voce, Francesca: Flotta: voce, Claudia Ugenti: voce e Simone Pulvano: percussioni e voce), che si affida ad essi scandagliandone le molteplici possibilità espressive e di arrangiamento: la voce racconta, suona, si trasforma in ritmo, i tamburi diventano all’occorrenza tracce melodiche a sostegno del canto.

In questo modo i brani si presentano ognuno con una forte identità sfiorando e facendosi influenzare da più generi e forme musicali. Rap, canzone d’autore, folk, elettronica, convivono in questo lavoro discografico in cui rimane comunque evidente la fonte di ispirazione da cui Mesudì attinge: la passione e l’amore per la musica di tradizione orale e per il mondo da cui essa proviene. Il disco per intero è infatti permeato da stilemi, forme ritmiche ed espressive appartenenti al repertorio popolare italiano.

Il dialetto calabrese e il romanesco, che rappresentano la traduzione linguistica delle due anime del gruppo, vengono poi utilizzati come principale strumento compositivo; alcuni testi, seppur scritti in italiano, ruotano intorno ad antichi proverbi, ninne nanne e preghiere. Inoltre, accanto ai brani originali sono presenti nella tracklist un omaggio a “Occhi Turchini” – canto tradizionale di Mesoraca rivisitato in chiave “elettronica” – e “Matri a tocchi”, personale rielaborazione di due canti appartenenti al filone carcerario, uno romano e l’altro della siciliana Rosa Balistreri.

Il lavoro polifonico e poliritmico con cui il gruppo concepisce le proprie composizioni e con cui si esprime nelle performance dal vivo, si arricchisce in studio della presenza di ulteriori strumenti che donano sfumature e nuovi colori: l’organetto di Alessandro D’Alessandro in “Scafuliandu” suggerisce nuove soluzioni armoniche ad un andamento melodico tradizionale; le chitarre di Iacopo Schiavo sostengono le trame ritmiche in “Quando rimo” e concedono armonia e flamenco in “Voca sia” e “Matri a tocchi”; i marranzani e la voce di Nando Citarella restituiscono il senso di ossessione in “Improcondria” mentre il contrabbasso di Mauro Gavini dona sostegno armonico e caratterizza il groove di “Occhi turchini” ed “Eppure era così”. La voce di Domenico Provenzano, con la sua interpetazione, tinge di autentico “Voca sia” e quella di Alessandra Di Magno si unisce al “disturbo polifonico” di “Eppure era così”.

Aprono e chiudono questo lavoro discografico due brani, “Anvaca” e “Gianna e Peppi”, che riportano Mesudì alla loro dimensione originaria, alla loro “nudità musicale” fatta di voci e tamburi. La supervisione artistica di “Nodi” è affidata ad Alessandro D’Alessandro che ha seguito e curato tutte le fasi di produzione.

Data Evento:
29/09/2024
Orario:
21:00
Artista:
MESUDI’

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