Giulietta e Romeo

stai leggero nel salto

Un concerto scenico dalla tragedia di Shakespeare, costruito attraversando le poche scene in cui Romeo e Giulietta sono insieme. Cinque quadri suonati nelle parole che Romeo dice a Giulietta e quelle che Giulietta dice a Romeo. Loro due soli.

Una suite composta nei capitoli:

  • l’incontro: “esaudisci”
  • il balcone: “cento parole nella tua voce”
  • il matrimonio: “aria all’aria”
  • all’alba: “te ne vuoi andare?”
  • nella cripta: “sulle tue labbra”

Quella di Romeo e Giulietta è anche la tragedia dell’occasione dell’amore, la tragedia del futuro mancato, di quello che sarebbe stato consolante anche se fosse rimasto indefinito, o soltanto accennato, raccontato da altri, lasciato immaginare, come una porta socchiusa attraverso cui intravedere luce e tempo. Romeo e Giulietta si portano dietro, da sempre, quella nostalgia che certe volte la vita riserva a se stessa, in qualche sfumatura, un pensiero improvviso, un ricordo; quella sensazione di sapere già quale sia la delusione che si accomoda sull’altro piatto della bilancia quando valutiamo le grandi occasioni. Alla fine, ci dispiace sempre che vada così; ci dispiace che la loro storia sia incapace di un’invenzione che ci regali un lieto fine; ci dispiace che somigli così tanto alla verità quando è brutale, ingenerosa, quando la si sapeva già; ci dispiace di averlo conosciuto già quel dispiacere, quando siamo stati lontani dal poterci rinnovare, dal poterci provare, quando uno dei nostri sentimenti preferiti è restato in un vuoto desolante, tanto più grande quanta più gioia s’era tuffata nella vita.

Abbiamo in testa e addosso, con chiarezza, i pensieri che abbiamo pensato quando avevamo la stessa età, quando avevamo gli stessi pensieri anche in età diverse; quando eravamo sicuri di esser pronti, quando non essere pronti era tutto il resto; allora può sembrarci vero che Romeo e Giulietta siamo noi, e l’unica tragedia è il tempo che passa e che ci allontana dai ragazzi che siamo stati, quando eravamo uno o l’altro o entrambi, in qualche slancio di vita e di cuore, quando la bellezza dell’amore poteva intercettarci pure nel disincanto, quando ci chiedeva di saltare e l’unica condizione, adesso come allora, è di stare leggeri.

Drammaturgia e regia Roberto Latini
Con Roberto Latini e Federica Carra
Musiche e suono Gianluca Misiti
Luci e direzione tecnica Max Mugnai
Costumi Daria Latini
Video Collettivo TreppenwitzI in coproduzione con Emilia Romagna Teatro ERT/Teatro Nazionale

Data Evento:
22/03/2025
Orario:
21:00
Artista:
Drammaturgia e regia Roberto Latini, con Roberto Latini e Federica Carra.

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